Cosa Vi Siete Persi?

mercoledì 30 settembre 2009

TUTTI A TAVOLA! Benvenuti alla Cena dell'Allegra Compagnia di Fine Estate!


Benvenuti alla Cena dell'Allegra Compagnia di Fine Estate! Tutti a Tavola!

Eccoci qui, allora, dopo aver fatto quattro chicchiere, aver riso, scherzato e brindato...
andiamo a tavola, serviamoci pure in gran quantità, come fosse un banchetto di Trimalcione, in barba alle diete e alla linea da conservare: ce n’è per tutti i gusti, dal dolce al salato, passando per torte e stuzzichini, antipasti... questo è il menù:

(se abbiamo dimenticato qualcosa o qualcuno non esitate a farcelo sapere e rimedieremo all'errore sicuramente involontario)

Buona visione (accendete le casse) e buona appetito!
Servitevi pure.



Antipasti

Budini salati
Capesante Gratinate
Carpaccio di rana pescatrice
Cheviche
Cornetti di salmone e robiola
Crabcakes (USA)
Crostatine con Patate e Pesto
Cuoricini di Pasta Sfoglia
Esplosivi di Zucchine
Fiori di zucca alla ricotta
Fiori di zucca in pastella con l'uovo
Focaccine
Foglie di Borragine Fritte
Frollini al Formaggio
Insalata di Mazzancolle
Insalata Russa
Involtini di Melanzane
Involtini di Melanzane Ripieni con Rucola, Prosciutto, Scamorza e Zenzero
Involtini di Peperone
Involtini di Zucchine al Philadelphia
Liptauer - spuma di formaggio all'ungherese
Mandorle al Curry
Mini Quiche con mozzarella di Bufala Capperi e Pomodorini
Patè di Prosciutto
Quiche allo Yogurt con Peperoni e Cipolle
Quiche di Verdure allo Yogurt
Quiche Mediterranea
Rose di Fichi Neri e Prosciutto
Ratatouille e Gamberetti
Rotolini Farciti
Rustico di Sfoglia con Ripieno di Formaggi e Funghi
Salame di tonno
Stuzzichini di Bleu d'Auvergne (French blue cheese) con Uva Moscato
Il Tonnarote
Tortine Prosciutto e Formaggi
Uova al Curry

Primi

Benvenuti alla Cena dell'Allegra Compagnia di Fine Estate!

Benvenuti alla Cena dell'Allegra Compagnia di Fine Estate!
... aperitivo, passeggiate e chiacchiere...

Finalmente il gran giorno è arrivato!
Ci siamo alzate di buonora e ci siam messe subito all'opera, affascinate dalla
bellissima vista del giardino dell’emiciclo...

Dopo aver fatto una passeggiata nel parco, con tanto di piantina alla mano per non perdersi ;-)!, abbiamo pensato alla preparazione della tavola - studiando anche storia e tradizioni della tavola e dell’apparecchiatura, visto che c’eravamo...! - e abbiamo scelto i migliori tessuti per le tovaglie delle tavole che ci accoglieranno, fatti con le pregiatissime sete lucchesi... in questo posto da favola non potevano certo mancare, no?!

... poi abbiamo cercato pregiate ceramiche e cristalli ...

[fonte: http://www.villeroy-boch.com]

... ma solo dopo aver lucidato candelabri e argenteria...


[fonte: http://www.sia-homefashion.com]

E poi laggiù, nascosta in un angolino, pronta per il momento del caffè, c’è anche l'"amatissima zuccheriera kitch" di Polepole :D (foto)


Ma ecco che si sente suonare la campana all’ingresso... stanno arrivando gli invitati!
qualcuno è al cancello, in fondo al viale...

Benvenuti!
Gradite una coppa di prosecco? Due mandorle al curry?


Venite con noi, passeggiamo insieme nel parco, godiamoci la bellezza di questo
giardino prima che tramonti il sole...


Sediamoci al fresco e scambiamo due chiacchiere in attesa che arrivino tutti gli
ospiti...

[ndr: le foto del giardino e della villa sono tratte da http://www.villaoliva.it/villait/giardino.html e da
http://www.villaoliva.it/villait/villa.html]



venerdì 25 settembre 2009

PIF e... Ancora Tanti Premi per Me!

Io sono sempre in ritardo a postare i premi.
Ma le ricette sono come le ciliege, una tira l'altra, e rimangono sempre in archivio gli amatissimi premi che voi mi donate.
Non pensate, vedendo che li pubblico sempre con estremo ritardo, che non mi faccia poacere riceverli, anzi! E' proprio l'esatto opposto!
Vi ringrazio di cuore, davvero, per l'affetto che sapete dimostrarmi, spero di ricambiare in egal misura e di non deludere nessuna di voi...

PIF
Un po' di tempo fa partecipai al PIF di Sabina - Castagna Matta- ed ho vinto, sono stata tra le prime tre e rispondere al suo post.

Mi è piaciuta molto l'idea e così ora tocca a me organizzarne uno!

Le regole sono pochissime e sopratutto semplici:
  • le prime 3 persone che si offriranno volontarie e lasceranno un commento a questo post riceveranno un regalino fatto da me con le mie mani entro i prossimi 365 giorni
  • in cambio dovranno impegnarsi anche loro in un PIF (Pay It Forward) sul proprio blog.
Semplice no?

E fu così che il post restò senza commenti per l'eternità..... ihihihih

Passimo ai premi

Nicole C, Paoletta e Emamama mi hanno donato questo premio davvero molto molto carino.
E' un ottimo modo per conoscerci un po' di più.


Le regole:
elencare 10 cose su di me e 10 blogger da visitare

Ma quanto è difficile parlare di se stessi, ci provo:

  1. odio il telefono
  2. mi fa impazzire l'odore del pacco di caffè appena aperto
  3. odio l'estate di conseguenza amo le stagioni fresche
  4. non so cucinare il pesce
  5. mangio troppi dolci, non so resistergli
  6. non amo rincorrere l' "ultima moda", in tutti i sensi
  7. mi piacciono molto le scarpe e le borse (non rigorosamente alla moda, anzi spesso le compro al mercato)
  8. non mi piacciono le persone che urlano e, in generale, che alzano la voce
  9. odio la confusione
  10. odio i cambiamenti, sono per la "strada vecchia".
E ora 10 blog da visitare assolutamente:


E ancora ringrazio Tittina per quest'altro bellissimo premio


E ancora CasaSplendente

GRAZIE A TUTTE, questi premi li lascio a tutti voi.

mercoledì 23 settembre 2009

Torta salata con funghi e salsiccia fresca


Oggi ricettina salata.
Una torta con funghi pleurotus e salsiccie, davvero buona.

Torta salata con funghi e salsiccia fresca

Ingredienti (6 persone)
  • Per l'impasto:
150 gr di farina bianca,
1 cucchiaio di olio e.v.o.
1 cucchiaino di sale
1 bustina di lievito per torte salate
90 ml di latte
  • Per il ripieno:
4 salsicce fresche di suino
300 gr di funghi pleurotus
4 pelati privati dei semi
mezza cipolla
peperoncino (facoltativo)
sale
olio

Preparazione
Prima di tutto pulire i funghi sciacquandoli velocemente sotto l'acqua corrente e tagliarli a listarelle.
In una padella larga mettere qualche cucchiaio d'olio e far rosolare la cipolla.
Togliere la pelle alle salsicce, sbriciolarle con le mani e unirle nella padella con la cipolla facendo rosolare bene.
Unire i finghi, il pomodoro e il peperoncino (facoltativo) e lasciar cuocere circa 30 minuti (se risultasse troppo asciutto aiutarsi con qualche bicchiere.... [... continua a leggere]

Vi rimando al resto della ricetta su SceglierBio.com

Vi invito, ancora, a leggere questo articolo molto interessante davvero

Scritto da Valentina Testa

Ogni anno nel mondo perdono la vita circa 3.000.000 di persona a causa del fumo.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le sigarette sono la causa del:

  • 20% delle morti nei Paesi sviluppati
  • 90-95% dei tumori polmonari
  • 80-85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare
  • 20-25% degli malanni cardiovascolari
Attualmente in Italia il fumo causa 75.000/80.000 morti all'anno:
  • circa 39.000 per cancro
  • circa 13.000 per malattie respiratorie croniche
  • 22.000 per malattie cardiovascolari
Lo scopo di SceglierBio non è spaventarvi... [... continua a leggere]

martedì 22 settembre 2009

ATTENTI AI VELENI NASCOSTI IN CASA

Come ben sapete io ho due bimbe e stamattina leggendo questo articolo l'ho trovato molto utile e mi piacerebbe condividerlo con voi, vi va?

ATTENTI AI VELENI NASCOSTI IN CASA

Sono decine le sostanze nocive che i bambini rischiano di ingerire: ecco l’elenco delle più pericolose, le regole in caso di emergenza, i consigli da seguire per evitare problemi.

Quando un bambino si aggira per casa le attenzioni non sono mai troppe. Può accadere che i piccoli, spinti dalla curiosità, ingeriscano sostanze tossiche lasciate incustodite. Per affrontare un’eventualità del genere la prima regola è: non farsi prendere dal panico perché ogni minuto può essere prezioso. Sarà opportuno, per questo, tenere sempre ben visibile, vicino al telefono, il numero del centro antiveleni più vicino e seguire, per filo e per segno, le indicazioni che vi verranno fornite anche telefonicamente, quando non sarà necessario un intervento diretto. Quindi, non ricorrere a rimedi improvvisati, come provocare il vomito, soprattutto se il piccolo ha ingerito sostanze caustiche, acidi o ammoniaca, o, contrariamente a quanto si possa pensare, far bere del latte. Ciò è particolarmente controindicato se le sostanze ingerite sono liposolubili, come solventi, diluenti, smacchiatori e i derivati dalla benzina, perché l’assunzione del latte non farebbe altro che facilitarne l’assorbimento. Valutare quali provvedimenti adottare, quindi, è un’operazione che va lasciata agli esperti, anche perché dipende da diverse variabili, come il tipo di sostanza ingerita e la sua quantità, il peso e lo stato di salute del bambino.

Le regole di prevenzione
Sono da tener ben presenti, comunque, alcune regole di prevenzione rispetto ad incidenti di questo genere.
  • Tutti i prodotti tossici devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini e, meglio ancora, sotto chiave in posti non accessibili.
  • I recipienti, sempre rigorosamente chiusi, devono essere conservati con le rispettive etichette, con una particolare attenzione per i pesticidi.
  • Non bisogna mai lasciare incustoditi in casa i fiammiferi, e questo non solo per il rischio incendio. Infatti, il cloruro di potassio contenuto nella testa dei fiammiferi può portare ad alterazioni del sangue. Lo stesso vale anche per i coloranti per la presenza di anilina, molto tossica.

    Come dicevamo, non tutte le sostanze che possono incautamente venire in possesso del bambino possiedono lo stesso grado di tossicità, il che, comunque, non deve giustificare cali di attenzione. Ma, se volessimo suddividere questi elementi in base alla loro pericolosità, potremmo creare tre elenchi.

    Sostanze non pericolosi
    Se ingeriti in piccole quantità non procurano alcun danno. Acquarelli, adesivi luminescenti, amido, antiperspiranti, argilla, baby lotion, brillantini, candele, carbone, cenere di sigaretta, cenere da legan, cibo e lettiera per gatti, colla al cianoacrilato, creme all’ossido di zinco, deodoranti, essiccanti, fazzolettini igienici, filtro di sigaretta non fumata, foglio di alluminio, fotografie, gesso, giornale, gomma, gomme per cancellare, incenso, inchiostro (senza anilina), inchiostro da penna a sfera, cosmetici, matite contenenti grafite, mattonelle per brace, pannolini di carta, pastelli, pennarelli ed evidenziatori, plastica, ruggine, saccarina, silica gel, stucco, terriccio.

    Sostanze poco pericolose
    Detersivi. In genere, i detergenti per la casa sono tra i meno pericolosi, ma, all’interno della categoria, ne esistono alcuni maggiormente rischiosi come quelli per la lavastoviglie. Shampoo e dopobarba. Questi prodotti non sono particolarmente tossici, a meno che non contengano alcool.

    Sostanze molto pericolosi
    Pesticidi: disserbanti, veleni per topi, veleni contro le lumache, solventi contenenti anilina, insetticidi a base di carbammato, fertilizzanti per piante da appartamento, preparati per acquari ornamentali. Pulitori per forni, metalli, e vetri, detersivi in polvere per lavastoviglie, sgorgatori per tubazioni, antiruggine, smacchiatori, pulitori per superfici dure, cremosi, in scaglie o in polvere. Solventi per smalto, depilatori in crema. In tema di piante, i più temibili sono: i semi di oleandro, che contengono sostanze in grado di causare seri danni all’apparato respiratorio, lo stramonio, le cui bacche sono molto velenose, la belladonna e la digitale, quest’ultima contenuta spesso nei farmaci per chi ha problemi di cuore. Parlando ancora di farmaci, sono particolarmente rischiosi quelli antidiabetici e quelli contro l’asma, in questo caso soprattutto perché contengono la teofilina, e tutti gli stimolanti del sistema nervoso.
  • Enrico Massi

    Fonte: guidagenitori.it

    Poi voglio raccontarvi questa:

    Un mio zio (cugino di primo grado di mio papà) da piccolo, e poi nemmeno tanto piccolo aveva 8 o 10 anni, ha bevuto ACIDO MURIATICO credendo che fosse vino bianco, solo perchè era stato messo in un bottiglione di vetro proprio come quelli per il vino, è stato tra la vita e la morte per mesi e alla fine è sopravvissuto, ma come ha vissuto?
    Malissimo! Di ospedale in ospedale per trapianti, ricostruzioni, ulcere, ha dovuto subire diverse volte operazioni all'esofago.
    Non poteva mangiare nulla se non liquido... una vitaccia davvero!

    Ecco perchè ci tengo a farvi leggere quest'articolo.

    lunedì 21 settembre 2009

    Pizza con Salsiccia di Tacchino e Formaggio


    E rieccomi qui con un'altra pizzettina sfornata ieri sera.
    Lo so che la mia rubrica si chiama "La pizza del sabato sera" ma sabato ho avuto un battesimo e ho dovuto rimandare il mio appuntamento.
    Poco male, anzi!

    Per questa pizza ho usato la salsiccia di tacchino. L'unico accorgimento che dovete adottare, se volete provarla, è quello di far bollire la salsiccia per qualche minuto in acqua bollente non salata per farle perdere un po' di sale (qui le fanno salatissime tanto che mia figlia grande non le mangia apposta!).

    L'impasto per la pizza è sempre il solito super collaudato che non mollo più.

    Buona visione e buon pasticciare care mie.

    Pizza con Salsiccia di Tacchino e Formaggio
    • Per l'impasto:
    500 gr di farina,
    1 cubetto di lievito di birra,
    1 cucchiaino di zucchero,
    4 cucchiai di olio,
    2 pizzichi di sale,
    250 ml di acqua tiepida.
    • Per il condimanto
    400 gr pelati,
    un paio di salsicce di tacchino fresche,
    una scamorza media,
    olio,
    sale,
    origano,
    aglio,
    qualche cucchiaio di formaggio grattugiato.


    Sciogliere il lievito in un dito d'acqua col cucchiaino di zucchero.
    In una ciotola setacciare la farina, unire il sale, l'olio d'oliva e cominciare a impastare, dopo poco unire il lievito sciolto e lavorare bene e a lungo la pasta sul piano di lavoro (io ho usato l'impastatrice).
    Rimettere la pasta nella ciotola infarinata, coprite con pellicola trasparente, un panno di lana e infilare in una busta di plastica, come quelle della spesa, chiudere e infilare a sua volta nel forno spento ma con la lucina accesa.
    Lasciar lievitare per 2 ore.

    Nel frattempo preparare il condimento della pizza.
    Privare i pelati dei semi e tagliarli a cubettini, condirli con olio, sale, origano, aglio e il formaggio grattugiato e lasciar insaporire.

    Mettere l'acqua sul fuoco e quando arriva a bollore tuffarci le salsiccie per qualche minuto, scolarle e lasciarle raffreddare.
    Taglaire la scamorza a fettine non troppo doppie.
    Una volta ben fredde sbriciolarle con le mani e unirle al formaggio.

    Trascorse le due ore riprendere la pasta ormai ben lievitata, sgonfiarla, lavorarla qualche minuto e standerla con le mani, allo spessore desiderato, nella teglia coperta da carta forno.
    Condire con il composto di pelati e lasciar lievitare ancora 1 ora.

    Accendere il forno a 200°C e, trascorsa l'ora, infornare la pizza.
    Cuocere per 30-40 min. e quando è ormai quasi a fine cottura e prima di sfornare cospargere con le salsicce e il formaggio e infilare giusto qualche minuto in forno per far sciogliere la scamorza.
    Servire ben calda.

    Devo informarvi, care mie, che sto diventando davvero rimbambita!
    Eh si... sarà l'età? Lo stress? mah...
    Sta di fatto che ieri sera stavo per mandare a fuoco casa! Si si avete letto bene!
    Che cosa ho fatto?
    Come sapete ormai da tempo, per aiutare la lievitazione ed evitare correnti d'aria che influiscano con essa uso infilare la ciotola nel forno spento e con la lucina accesa.
    Bè ieri sera ho pensato di cuocere il tutto, anche la coperta :S :S!!!

    Mamma mia... per un pelo!
    In pratica ho acceso il forno ancora con la ciotola "impacchettata"
    all'interno!
    La busta di plastica si era ormai quasi completamente consumata e la coperta ha un bel buco in mezzo :S!

    Non so come sia potuto succedere, ma ho acceso il forno con la convinzione che fosse vuoto.
    Per fortuna che non è rimasto nulla attaccato alle griglie e non c'era puzza di plastica bruciata nel forno altrimenti non avrei nemmeno potutto più cuocere la pizza!

    Vabbè... tutto bene quel che finisce bene no?

    Buona settimana a tutti/e.

    venerdì 18 settembre 2009

    Bomboloni... con i fiocchi!

    Si si avete letto bene, ma con i fiocchi non nel senso che sono super buoni, super belli ecc. ecc...
    no no! ma nel senso che sono proprio "con i fiocchi"... di patate!

    La ricetta forse l'ho presa qui, non ricordo e comunque nel documento di testo che ho salvato nell'archivio ho alcune aggiunte che nel post in questione non ci sono.
    Però non so dove scavare per trovare la "madre naturale" di questi bomboloni, quindi per ora prendete per buona la ricetta in questione e se qualcuna, passando di qua, la riconosce come sua, reclami pure la propria "maternità" :D.
    Non ho apportato alcuna modifica, l'ho seguita alla lettera, così come me l'ero salvata!

    Bomboloni con i fiocchi

    200 g. di farina 00
    60 g. di farina manitoba
    1 uovo
    30 g. di zucchero
    30 g. di olio di semi
    140 ml. di latte bollente
    30 g. di fiocchi di patate
    10 g. di lievito di birra fresco
    mezza tazzina da caffè di latte tiepido per sciogliere il lievito
    1 bustina di vanillina
    1 pizzico di sale

    zucchero a velo
    crema pasticcera o nutella
    olio di semi per friggere.

    Fate sciogliere i fiocchi di patate nel latte bollente, mescolando per non fare grumi; fate sciogliere il lievito di birra nel latte a temperatura ambiente.
    In una ciotola, mescolate la farina 00 e la farina manitoba, lo zucchero, il sale e la vanillina; fate il buco al centro ed aggiungetevi il lievito, la puré, l’olio, impastate a lungo con le mani in modo da avere un composto liscio ed omogeneo.
    Lasciate lievitare per un paio di ore, stendete la pasta dello spessore di 1 centimetro e ricavatene dei dischi di 7cm. di diametro, fate lievitare per 30 minuti, friggete in olio, scolate i bomboloni e farciteli con l’aiuto di una siringa per dolci.

    Un consiglio
    Un giorno guardando "Gusto" ho imparato un trucco per evitare di avere dei bomboloni "pesanti":
    Dopo la seconda lievitazione e prima di friggerli passare i bomboloni in forno a 180°C per circa 15-20 min (il tempo che comincino a gonfiarsi) e poi tuffarli nell'olio bollente per dargli l'ultima cottura.
    Vengono leggeri e belli gonfi, quelli nella foto sono stati fatti con questo trucchetto ;-)

    Nota:
    Qualcuno nei commenti mi ha fatto notare che forse,
    per alcuni forni, 20 minuti è troppo e i bomboloni uscirebbero praticamente cotti.
    Bè regolatevi così: i bomboloni devo essere belli gonfi e con una leggera doratura, la doratura finale (come in foto) la devono fare nell'olio e comunque toccherà a voi regolarvi in base al vostro forno.
    Dovete dargli il tempo di gonfiarsi e di non afflosciarsi una volta sfornati, credo che 15 minuti sia giusto come tempo, non di meno.
    Fatemi sapere.

    Vi auguro un buon fine settimana, baci.

    mercoledì 16 settembre 2009

    SceglierBio: Gnocchi di zucca con Speck e Salvia


    Buondì... oggi gnocchi! di solito è il giovedì la giornata degli gnocchi ma nessuno ci vieta di farli quando ci pare no?

    Volevo però prima parlarvi di una novità che riguarda il mio blog.

    Magari qualcuno ha già avuto modo di notare che nella mia sidebar c'è un nuovo gadget per una nuova collaborazione...
    Eh si, da oggi, ufficialemnte, collaboro anche con SceglierBio!

    Inutile dire che è un onore per me questa nuova collaborazione.

    Da quando è nata la mia seconda figlia, allergica ancora a non so che, abbiamo adottato una sorta di "naturalità" soprattutto per quanto riguarda le cure e devo dire che SceglierBio è capitato a pennello in questo senso!
    Ringrazio di vero cuore tutto lo staff e soprattutto Max col quale abbiamo pianificato la nostra collaborazione.

    La prima ricetta è appunto quella degli gnocchi di zucca.
    Ormai settembre è periodo ed è facilmente reperibile, poi in famiglia piace tanto quest'ortaggio e ora ne faremo gradi abboffate fino alla fine del suo periodo di esistenda :D

    Qui troverete uno stralcio di ricetta, per il prosieguo vi rimendo a SceglierBio.

    Buona visione e buon pasticciare!

    Ingredienti
    500 gr di polpa di zucca cotta
    1 uovo
    100 gr. di farina
    sale
    pepe
    300 gr di speck tagliato a striscioline
    100 gr di pecorino grattugiato (potete sostituirlo con del parmigiano
    se non amate il sapore molto forte del pecorino)
    burro
    salvia.

    Procedimento
    Pulire la zucca dalla buccia e dai semi, tagliarla a fette non troppo spesse, disporle su una placca da forno foderata con carta forno, salare e infornare a 160°C per circa 20/30 minuti.
    Ma la regola fondamentale è che, quando con una forchetta schiacciate tranquillamente la polpa, la zucca è cotta (anche perchè i tempi possono variare). Levare dal forno e lasciar raffreddare completamente.

    Nel frattempo preparare il condimento.
    In una padella antiaderente abbastanza capiente mettere il burro e far sciogliere, unire la salvia e lo speck tagliato a stricioline. Far cuocere per pochi minuti cercando di lasciare morbido lo speck... [... continua a leggere]

    Vi invito, inoltre, a leggere questo interessante articolo sulle zanzare, davvero utile!

    A presto, baci baciiiii.

    lunedì 14 settembre 2009

    Pizzette-Crocchette

    Comincia un'altra settimana e oggi è iniziato anche un nuovo anno scolastico per la mia piccola!
    E' proprio vero che il tempo vola, non è affatto un luogo comune!
    In un battibaleno è arrivato un nuovo settembre... è passata un'estate in men che non si dica e tra poco (vedrete come volerà) arriverà Natale e non sapremo nemmeno come possa essere successo (almeno per me!)!

    UUUUFFFFFFFAAAAAAAAA....

    Vabbè dai, pensiamo al presente e oggi per il pranzo della mia scolaretta ci sarà la pasta con zucca e ricotta che lei ama tanto e per secondo queste pizzette-crocchette un po' speciali.

    Eh si, primo perchè non hanno la classica forma a "crocchetta" e poi perchè il ripieno è fatto solo di formaggio senza prosciutto cotto.
    Le ho già sperimentate qualche settimana fa e le hanno gradite entrambe; oggi ne ho fatte un po' di più e quelle che mi sono avanzate le ho messe in congelatore così le ho pronte per la prossima occasione!
    Altra ricettina che potrete trovare anche su Report On Line.


    Pizzette-Crocchette

    • Per le cocchette
    1 kg Patate
    2 Uova
    Parmigiano Reggiano grattugiato (a piacere)
    Sale q.b.
    • Per il ripieno
    scamorza o galbanino
    • Per la panatura
    Pangrattato q.b.
    3 uova

    abbondante olio e.v.o. per friggere.

    Lessate le patate con la buccia in acqua salata fino a che non ci saranno in superficie delle crepe sulla buccia.
    Ancora calde sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, raccogliete la purea in una ciotola capiente e lasciatele raffreddare.
    Aggiungere le uova, il formaggio grattugiato, il sale e amalgamate bene.

    Tagliate la scamorza a rondelle dello spessore di meno di 1 cm.
    Prendere una cucchiaiata abbondante di composto, porre al centro un disco di scamorza e chiudete con un altro poco d'impasto formando una specie di pizzatta della grandezza del disco di formaggio.
    Sbattere le uova intere in un piatto e in un altro porrre il pangrattato; passare nell’uovo sbattuto le "pizzatte" di patate e poi nel pangrattato, procedere così fino alla fine degli ingredienti.
    Lasciarle riposare un po' (giusto il tempo che l'olio arrivi a temperatura).

    In una padella antiaderente non troppo larga versale l'olio e.v.o. e quando sarà ben caldo (io verso dentro un po' di pane grattugiato) friggete le crocchette, poche per volta fino alla completa doratura, da entrambi i lati.
    Togòiere le "pizzette" di patate dall'olio e porle sopra un piatto foderato con carta assorbente.
    Servire le crocchette calde.
    Dato che hanno questa bella forma a petalo ho pensato di servirle a mo' di fiore con al centro una dadolata di pomodori freschi conditi con un filo d'olio e sale.

    Questa ricetta è anche su Report On Line.

    A presto e buon inizio di settimana a tutte/i.

    mercoledì 9 settembre 2009

    Barbie Campo de' Fiori

    Non che così all'improvviso siamo arrivati al dolce, eh no!
    C'era (c'era!) ancora sulla tavola la Torta di Rose salata come questa; ho variato il ripieno però, ho messo solo prosciutto cotto e galbanino perchè c'erano i bambini e non avrebbero gradito le verdure.
    E poi ancora salatini, patatine, sangria e bibite varie.

    E dulcis in fundo, ovviamente, la torta!
    Non che mi abbia soddisfatto molto, ad essere sincera.
    La pasta di zucchero mi ha dato noia da subito: non riuscivo a farla diventare bella solida e lavorabile, faceva davvero troppo caldo!
    La prossima volta opto per la panna, soprattutto quando fa un caldo infernale!
    Il Pan di Spagna è il classico, quello super collaudato.
    Per la farcia ho usato una crema al mascarpone: per uno strato ho aggiunto lo zabaglione e all'altro una tazzina di caffè ristretto zuccherato.
    La bagna: semplice acqua e zucchero.

    Barbie Campo de' Fiori

    • Per il Pan di Spagna
    8 uova,
    400gr di farina,
    400gr di zucchero semolato,
    1 bustina di lievito per dolci (io la metto sempre per evitare di buttare via tutto),
    1 bustina di vanillina.

    • Per la Crema al Mascarpone
    500gr di mascarpone,
    4 cucchiai di zucchero,
    150gr di panna montata.

    • Per lo Zabaglione
    6 tuorli,
    6 cucchiai di Marsala,
    1oogr di zucchero.

    30ml (o 30 gr è lo stesso) di Acqua,
    5gr di Gelatina (cioè 2 fogli e mezzo di quella paneangeli)*,
    50gr di Miele,
    450gr di Zucchero a velo.

    • Bagna
    500 ml di Acqua,
    3-4 cucchiai di zucchero semolato.

    • E in oltre
    1 Ostia tonda (Barbie in questo caso),
    qualche cucchiaio di gelatina di albicocche,
    200 ml di panna montata per la copertura della torta.

    Preparare il Pan di Spagna (solitamente lo faccio il giorno prima).
    Lavorare, con le fruste elettriche, le uova intere con lo zucchero per almeno 15 min.
    Abbassare la velocità delle fruste al minimo e comiciare a setacciare sul composto di uova, la farina, il lievito e la vanillina.
    Imburrare e infarinare una teglia rettangolare, versarvi il composto e infornare in forno caldo, a 180°C, per 35-40min.
    Sformare e lasciar raffreddare completamente.

    Lo zabaglione.
    Mettete i tuorli e lo zucchero in una pentola di acciaio con fondo spesso e sbattete con una frusta (uso lo sbattitore elettrico) fino a che non si forma una crema gonfia, spumosa e liscia.
    Unire a poco a poco il Marsala facendolo assorbire per bene, quando saranno ben amalgamati, immergere la pentola a bagnomaria in una pentola riempita per 1/3 di acqua bollente**.

    Mescolate con la frusta per circa 20 minuti fin quando la crema comincerà a gonfiarsi, addensarsi e diventare vellutata.
    Lasciar raffreddare mescolando spesso (questo per evitare che il liquore si divida dal resto del composto e si depositi sul fondo).

    Preparare il caffè ristretto, zuccherarlo e lasciarlo raffreddare.

    Una volta freddo lo zabaglione cominciare a preparare la crema al mascarpone.
    Montare la panna con lo zucchero e quando sarà soda unire il mascarpone e amalgamare bene.
    Dividere a crema in due ciotole: a una unire lo zabaglione e all'altra il caffè, entrambi freddi.

    Preparare la copertura.
    Ammollare la gelatina in acqua fredda, una volta che si sarà ammorbidita, mettete sul fuoco con i 30 gr di acqua ed aggiungete il miele.
    Portate il tutto allo stato liquido senza farlo bollire (occorrono pochi secondi). Versare il liquido dentro una impastratrice (o quello che avete, va bene anche un comune robot da cucina), dove già ci sarà lo zucchero a velo ben setacciato.
    Lavorate (sempre nel robot) fin quando il composto diventa una palla.
    Toglierlo dal robot e lavorarlo, sul piano ben cosparso di zucchero (o amodo di mais), ancora un po' con le mani (se risulta appiccicoso aggiungere altro zucchero a velo o amido di mais).
    Si usa subito. Nel frattempo mettetelo in un sacchetto di plastica come quelli per congelare, fino al momento di utilizzarlo (va conservata a temperatura ambiente non in frigo).

    Preparare la bagna facendo bollire circa 500 ml di acqua e 3-4 cucchiai di zucchero, spegnere e lasciar intiepidire.

    Dividere orizzontalmente il pan di Spagna in due strati, bagnare abbondantemente con lo sciroppo e coprire con la crema al mascapone allo zabaglione, sovrapporre il secondo stato, bagnare e farcire con la crema al mascarpone al caffè.
    Sovrapporre l'ultimo strato e coprire tutta la superficie con la panna montata.

    Stendere la Pasta di Zucchero con il mattarello in un rettangolo non troppo sottile e coprire l'intera torta.
    Sciogliere in un pentolino a gelatina e spennellare l'intera superficie dell'ostia, prima il retro, posizionarla sulla torta e poi spennellare la parte davanti.

    Con un tagliapasta a forma di fiore, di diverse misure, ricavare tanti fiorellini che colorerete a vostro piacimento con i colori alimentari (io ho cercato di richiamare i colori dell'ostia).
    Con l'aiuto di un pennellino bagnato d'acqua ho posizionato i fiori tutto intorno al perimetro dell'ostia e anche un po' in giro.

    Riporre in frigo fino al momento di servire.

    *A proposito della pasta di zucchero e dello zucchero a velo nello specifico: girovagando qua e là ho notato che la maggior parte usa lo zuchhero a velo quello nelle bustine della PaneAngeli, vi costerà un occhio immagino!
    E nemmeno vi conviene farlo a casa macinando il comune zucchero semolato, è povero (anzi pari a zero) di amido!
    Io invece uso comprarlo in un piccolo alimentari qui in paese (a dirla tutta si trova in tutti gli alimentari al banco degli affettati) che lo vende a chilo: 2 euro un chilo di zucchero a velo!
    Non so se da voi è facile trovarlo, ma se ci riuscite credo che vi convenga, invece di dissanguarvi!

    **Una cosa importante per la risucita dello zabaglione è che il fuoco deve essere molto basso e l’acqua non deve mai bollire, ma deve tenere un lieve fremito.

    Ringrazio di cuore qunte di voi mi hanno donato dei premi, il prima possibile farò un post e li pubblicherò tutti.

    Baciiiiiii...

    lunedì 7 settembre 2009

    Ancora buffet... Angelica!

    Ancora qualche ricetta del buffet, stavolta tocca all'Angelica sia nella versione dolce che salata.
    Entrambe le ricette le ho prese dal web e riporto i link ai loro legittimi proprietari.
    Inoltre vi ricordo il sondaggio a lato, se vi va di rispondere mi farebbe davvero molto piacere.

    Per l'Angelica salata ho seguito la ricetta di Fedeginia di Giboncook.

    Angelica Salata

    • Per il lievitino
    130 g farina
    14 g lievito di birra
    60 g acqua
    1 cucchiaino di zucchero
    • Impasto
    400 g farina
    3-4 cucchiai di formaggio grattato
    120 g latte
    120 g burro
    1 cucchiaino di sale
    1 uovo e 1 tuorlo
    • Per lucidare
    1 uovo sbattuto con il latte
    • Ripeno
    burro fuso
    a scelta si può riempire con speck e cipolla, prosciutto cotto olive e formaggio, salame e ricotta (io ho usato proscitto cotto e scamorza)

    Preparare il lievitino mescolando gli ingredienti indicati.
    Mettere a lievitare per circa 30 minuti.

    Preparare l'impasto e aggiungere il lievitino.
    Impastare molto bene, lasciarlo lievitare per circa un'ora.
    Stendere la pasta in un rettangolo alto circa 3-4 mm.
    Spennellare con il burro fuso e riempire con il ripieno scelto.
    Arrotolare stretto e tagliare a metà per il lungo. Aprire bene le due metà del rotolo ed intrecciarle formando una ciambella.
    Lasciare lievitare per un'ora quindi spennellare con luovo sbattuto ed infornare a 180° per 30-40 minuti.

    Per quella dolce invece ho seguito la ricetta di Fata Turchina de Le Fate in Cucina.
    Ho sostituito il ripieno con burro e gocce di cioccolato e poi non ho usato i due tipi di glassa che trovate nmella ricetta.
    Io vi metto quella originale con tra parentesi le mie modifiche.

    Angelica Dolce

    • Lievitino:
    135 g farina forte (manitoba), 15 g lievito di birra, 75 g acqua.
    • Impasto:
    400 g farina forte,
    75 g zucchero,
    120 g latte tiepido,
    3 tuorli d'uovo,
    un cucchiaino di sale,
    120 g burro morbido.
    • Farcitura:
    100 gr uva sultanina,
    100 gr mandorle,
    100 gr di pinoli,
    100 gr di noci,
    50 g burro fuso
    (Io ho usato semplicemente burro e gocce di cioccolato)
    • Glassa velante:
    4 cucchiai di zucchero al velo,
    un albume oppure (ho saltato il passaggio)
    • Glassa coprente:
    150 g zucchero al velo,
    un albume
    p.s. ho provato a mettere le gocce di cioccolato ma secondo me copre il gusto di questa meraviglioso tipo di pasta (ho saltato il passaggio, ho usato solo lo zucchero a velo per cospargere).

    Impastare tutti gli ingredienti del lievitino, e lasciare lievitare per 30 minuti.
    Io impasto sempre nella macchina del pane con programma n° 7 impasto (uso la clatronic, non ho la macchina del pane).

    Nel cestello della mdp (macchina del pane) mettere la farina setacciata, versare il latte tiepido, i tuorli e lo zucchero; aggiungere il sale, incorporare il burro ed infine aggiungere il lievitino. Lavorare bene l’impasto finché si stacca dalle pareti del cestello e quindi mettere a lievitare in una ciotola unta di burro per un paio d’ore finché il volume sarà raddoppiato.

    Intanto, dopo averla messo a bagno, scolare ed asciugare l’uvetta e preparare tutti gli altri ingredienti: le mandorle e le noci tritate (ho salatato completamente il pasaggio).

    Versare l’impasto sulla spianatoia infarinata e, senza lavorarlo, stendere una sfoglia di 2-3 cm di spessore e fare un bel rettangolo (io uso le mani per stendere la sfoglia) (anch'io :D).
    Spennellarla con il burro fuso e cospargerla con l’uvetta e tutto ciò che avete preparato (ho spennellato con burro fuso e cosparso con abbondanti gocce di cioccolato).
    Arrotolare la sfoglia formando un salame e, con un coltello unto di burro, tagliare il rotolo in due nel verso della lunghezza.
    Rivoltare le due parti con il taglio verso l’alto e intrecciarle lasciando la parte tagliata il più possibile all’esterno e formare un anello.
    Mettere l’anello su una teglia coperta di carta forno e far lievitare ancora per un’oretta.

    Infornare a 200° C e cuocere per 20-25 minuti.

    Intanto preparare la glassa stemperando lo zucchero con l’albume d’uovo.
    A seconda dei gusti si può realizzare una glassa più o meno coprente seguendo le dosi indicate. Appena l’angelica è cotta spennellarla con la glassa e lasciare asciugare (si può accelerare l’asciugatura ponendola per 30 secondi in forno).

    Quel che ho fatto io: Alla termine della cottura l'ho lasciata raffeddare completamente e poi ho cosparso di abbondante zucchero a velo e servita.

    Le foto che vedete è di quel che resta delle due Angeliche, che dite: saranno piaciute :-P?

    sabato 5 settembre 2009

    Quiche allo Yogurt con Peperoni e Cipolle

    Ecco un'altra preparazione, sempre rustica, per il buffet del compleanno della mia piccola: la quiche!
    Nei miei buffet non manca mai perchè ho notato che tante persone la gradiscono e a volte, se non c'è, me la chiedono addirittura! e allora perchè non farla?
    In realtà erano due le quiche una così e l'altra con pancetta e formaggio, ma è andata a ruba, nemmeno il tempo di fare una foto, questa si è "salvata" per miracolo, nel senso che mi hanno dato almeno il tempo di fotografarla :D!!

    Per questa quiche, invece della solita panna da cucina ho usato lo yogurt intero come per questa.
    Ottima davvero, a me piace anche di più così!

    Ah, una cosa molto importante: a lato, nella sidebar, ho aggiunto un sondaggio al quale vorrei che rispondeste molto sinceramente e soprattutto in tante. Grazie!!!
    E ora... ricettaaaaa...


    Quiche allo Yogurt con Peperoni e Cipolle


    • Per la pasta:
    500 gr di farina 00,
    1 cubetto di lievito di birra,
    2 tuorli + 2 bianchi montati a neve,
    1 pizzico di sale,
    un pizzico di zucchero,
    1 cucchiaio d'olio,
    100 gr di burro,
    un po' di latte per sciogliere il lievito.

    Per il ripieno:
    2 peperoni grossi rosso e verde,
    una cipolla grossa intera,
    2 uova intere,
    200 gr di yogurt bianco intero.

    Preparare il ripieno: tagliare i peperoni a striscette non troppo spesse e la cipolla a rondelle.
    Mettere qualche cucchiaio d'olio in una padella antiaderente, versare i peperoni con le cipolle e cuocere a fuoco moderato coperto per circa 40 minuti (devono cuocere i peperoni).

    Preparare la pasta: sciogliere il lievito in un po' di latte insieme al pizzico di zucchero e sciogliere il burro in un pentolino, setacciare in una terrina la farina e unire tutti gli ingredienti tranne i bianchi, che unirete solo alla fine.
    Amalgamare accuratamente il tutto e solo alla fine unire i bianchi montati a neve con un pizzico di sale (se è dura la pasta mettere un po' di latte).
    Lasciar riposare per 30 minuti circa.

    Riprendere la pasta, stenderla, col mattarello, in una sfoglia rettangolare non troppo sottile e rivestire una teglia rettangolare (ne ho usata una di alluminio, usa e getta, grande) rivestita da carta forno imburrata (ma non ha importanza se non la ungete tanto il burro e l'olio faranno la loro parte in cottura).

    Mettere sul fondo le cipolle con i peperoni aormai freddi e versarvi su lo yogurt che avrete precedente sbattuto insieme alle uova intere e ad un pizzico di sale.

    Infornare in forno caldo a 180°C per 25-30 minuti.
    La quiche è pronta quando in superficie si forma una crosticina bella colorata.
    Se dovesse colorare troppo in superficie coprire con un foglio di alluminio e terminare la cottura.

    Ne approfitto per ricordarvi qui di partecipare alla nostra raccolta: Invito a cena: L'Allegra compagnia di fine estate.

    Avete tempo fino al 30 settembre alle ora 16 per inviarci le vostre ricette, mi raccomando partecipate in tantii.

    Inoltre vi ricordo ancora la raccolta di stagione con La mia dispensa, senza nessuna scadenza, l'unica accortezza è di tenere presente la frutta e la verdura di stagione per creare la vostra ricetta.
    Potete inviare quante ricette volete, non c'è nessun limite di tempo e di numero.

    Vi auguro un buon week-end, baciii.

    mercoledì 2 settembre 2009

    Focaccie al latte

    Eccomi quiiiiiiiii...
    Mamma mia che stanchezza!
    Avete presente come ci si sente quando non si dorme per un po' di tempo?
    Bè io mi sento proprio così: Stanca!!!
    Perchè ormai sono tre notti che non dormo perchè la piccola peste tossisce, uffffàààààà....
    Era inverno e aspettavamo l'estate per cercare di risolvere il suo problemino con questi muchi e relativa tosse e ora che sta per finire ormai l'amata/odiata estate eccola pronta dinuovo... ci ha dato 2 mesi di tregua e poi avrà pensato: "ma non è che questi ci stanno prendendo un po' la mano a dormire sogni tranquilli??" Non sia mai eh!!!
    Che pizzaaaa!!!

    E a proposito di pizza oggi vi posto la ricettina delle focacce che ho preparato domenica per il compleanno della belva grande :D :D :D
    La ricetta che ho usato è quella della focaccia che ho postato un po' di tempo fa.
    L'unica variante è che qui ho usato 2 kg di farina e lo strutto invece dell'olio e.v.o.
    Le ho farcite dopo cotte, tipo panonine gigante che ho poi tagliato a quadrotti, una interamente con prosciutto cotto e galbanino, l'altra invece l'ho divisa a metà e farcita una con prosciutto cotto e philadelphia e l'altra con salmone e maionese.

    Focaccie al latte


    • Per l'impasto:
    2 kg di farina 0,
    8 cucchiaini di sale,
    1 + 1/2 cubetto di lievito di birra,
    2 cucchiai da minestra abbondanti di strutto,
    4 cucchiaini di zucchero,
    1 l circa di latte intero tiepido.

    • Per farcire:
    500 gr di prosciutto crudo dolce,
    1 galbanino grande,
    200 gr di propsciutto cotto,
    250 gr di philadelphia,
    240 gr di salmone sott'olio (ma potete usare anche quello al naturale o le fette fresce affumicate),
    maionese.

    Sciogliere il lievito nel latte tiepido con i cucchiaini di zucchero.
    Setacciare la farina in una terrina (io uso l'impastatrice), unire lo strutto, il sale e un po' di latte e cominciare a lavorare, dopo un po' aggiungere il lievito e il restante latte fino a ottenere un impasto morbido ma non troppo appiccicoso.
    Mettere l'impasto sulla spianatoia infarinata e dare delle pieghe (di secondo tipo e che trovate qui) in modo da creare una bella alveolatura all'impasto.
    Modellare una palla e metterlo dinuovo nella terrina infarinata, chiudere con un foglio di pellicola trasparente, coprire con un canovaccio (io la infilo ulteriormente in una busta di plastica della spesa, aiuta la lievitazione) e mettere in luogo tiepido a lievitare (nel forno spento con la lucina accesa è l'ideale) per 2 ore.

    Trascorso il tempo necessario alla lievitazione, riprendere la pasta, dividerla in due parti più o meno uguali (io le ho pesate), sistemarle in due teglie di alluminio usa e getta ricoperte da carta forno e stenderle, schiacciandola con le mani, in uno strato non troppo sottile ma necessario a coprire il fondo delle teglie (ho usato delle teglie grandi), spennellare con dell'olio e rimettere a lievitare per almeno 30 minuti.

    Infornare in forno caldo a 200°C per 40-45 minuti. La focaccia deve risultare bella dorata in superficie e per vedere se è cotta all'interno ho usato il classico stecchino.
    Dato che si stava colorando troppo in superficie ho coperto la teglia con un foglio di alluminio e continuato la cottura per il tempo necessario.

    Una volta fredde le ho sistemate su vassoi, divise a metà (come per un pan di Spagna) e le ho farcite; le ho tagliate a quadrati e servite in tavola.

    Ne approfitto anche per segnalarvi questo meraviglioso Candy di Julie's Open Window, partecipate anche voi e tentate la fortuna!!!