Cosa Vi Siete Persi?

sabato 28 febbraio 2009

Focaccia Prosciutto Cotto e Formaggio


Questa settimana Focaccia!
Ho preso spunto da qui per l'impasto, personalizzandolo un po'.
Si si perchè io adoro allo stesso modo sia la pizza che le focaccie, buonissime!

Focaccia Prosciutto Cotto e Formaggio


  • per l'impasto:
250 gr di farina 00,
250 gr di farina Manitoba,
100 ml di acqua tiepida,
160 ml di latte intero tiepido,
4 cucchiai di olio,
2 cucchiaini rasi di sale,
1 cucchiaino colmo di zucchero,
1 cubetto di lievito di birra.

  • per il ripieno:
500 gr di prosciutto cotto (io ho comprato un trancio)
300 gr di formaggio tipo Galbanino (ma va bene anche una scamorza (provola) grande).

  • per la superficie:
un'emulsione di acqua e olio (c'è anche chi mette il sale, io evito non mi piace molto salata).

In un bicchiere far sciogliere il lievito col cucchiaino di zucchero e un paio di dita di latte.
Lasciar riposare 10 min. (si deve formare una schiumetta in superficie).

In una ciotola setacciare le due farine, unire il lievito sciolto e cominciare a lavorare aggiungendo poco per volta il latte e l'acqua (uniti insieme) e solo dopo un po' unire il sale.

Lavorare a lungo, formare una palla e rimettere nella ciotola infarinata, coprire con pellicola trasparente, una coperta di lana (o un canovaccio), infilare in una busta di plastica (come quella della spesa) e lasciar lievitare per 2 ore nel forno spento ma con la lucina accesa.

Nel frattempo preparare il ripieno affettando piuttosto sottile il prosciutto cotto e il formaggio.

Trascorse le due ore riprendere l'impasto, lavorarlo un po' e dividerlo in due parti uguali.
Foderare una teglia con carta forno, stendere una metà della pasta e mettere nella teglia, con le dita fare dei buchini nella pasta, spennellare con metà dell'emulsione e distribuirvi il formaggio e il prosciutto cotto, coprire con l'altra metà dell'impasto e lasciar lievitare ancora 1 ora.
Riscaldare il forno a 220°C.
Prima di infornare affondare le dita per creare le fossette e spennellare con l'emulsione.
Infornare, cuocendo per i primi 5 min. a 220° e poi abbassando la temperatura a 180°, per 40-50 min. o comunque fino a che la superficie risulta bella dorata (se dovesse scurire troppo in superficie coprire con un foglio di alluminio e continuare la cottura).
Appena sfornata spennelare ancora un po' di emulsione e lasciar intiepidire prima di servire.
E' ottima mangiata non molto calda!

venerdì 27 febbraio 2009

2 ricette per 1 raccolta: Tutto In Forno!

No dico: ma cosa vi siete messe in testa oggi????
Passo da Chiara e trovo i pangrissini farciti con la nutella, e corri in cucina a farti il pane e nutella; vai da Annamaria (Unika) e trovo le cotolette imbottite; Micaela col plumcake; Camomilla col tortino col cuore caldo; Antonella porta la bavarese... e giusto per citarne qualcuna... ahò!!!!
Manco giusto qualche giorno e voi vi sbrizzarrite in questo modo???
E vabbè che tra i miei buoni propositi c'era anche una dieta... ma siamo ancora a febbraio e per la fine dell'anno e per mettere in atto i propositi c'è tempo! Uffààààààà....

Vabbè, torniamo al titolo del post: 2 ricette per 1 raccolta... quella della mia amica Stefania.
Eh si a due alla volta così recupero il tempo perso, scusa Stefy.
La prima, "il Timballo di penne", è una ricetta che ho pubblicato già tempo fa sul sito e che ripropongo ora perchè a noi è piaciuta particolarmente.
La seconda invece, "Girelle di pasta fresca", l'ho preparata per il compleanno di mia sorella.

Timballo Di Penne


Ingredienti per 4 persone:
450 gr di penne,
120 gr di burro,
150 gr di prosciutto cotto,
150 gr di champignon,
50 gr di groviera,
70 gr di parmigiano,
80 gr di pangrattato,
2 cucchiai di panna da cucina,
3 uova,
1/2 l di vellutata (besciamella) di pollo (50 gr di farina, 50 gr di burrro, 1/2 lt di brodo di pollo),
sale, pepe.

Cuocere gli champignon con 30 gr di burro, sale e pepe.
Preparare la vellutata di pollo: far sciogliere il burro in una padellina, unire la farina e subito il brodo di pollo, poco per volta, caldo (procedere come per la besciamella). Lasciar cuocere qualche minuto e unire alla vellutata i funghi, il prosciutto tagliato a dadini, gli albumi montati a neve, la panna liquida e i tuorli.
Cuocere le penne al dente in abbondante acqua salata.
Trasferire la pasta in una zuppiera ed amalgamare con la salsa e i formaggi.

Imburrare uno stampo (meglio se una pirofila di vetro) e versari la pasta.
Cospargere di parmigiano e infornare a 180°C per 30 min circa.


Girelle di pasta fresca


*Per la sfoglia di pasta:
500 gr di farina di semola di grano duro,
5 uova,
sale.

*Per il ripieno:
200 gr di prosciutto cotto,
500 gr di ricotta di mucca,
2 uova (giusto per legare)
noce moscata,
besciamella (vano bene anche un sacchettino grande già pronta),
parmigiano grattugiato,
sale.

Preparare al sfoglia: impastare tutti gli ingredienti insieme (se le uova non sono molto grandi e la pasta è duretta aiutarsi con un goccio d'acqua), avvolgere in un canovaccio pulito e lasciar riposare 30 min.
Trascorso questo tempo, con l'aiuto della nonnapapera (il pollaio non centra nulla, è la macchinetta per la pasta!) tirare la sfoglia (al numero 5).
Mettere la pentola con abbondante acqua salata sul fuogo e appena bolle calre una per volta la sfolgia, lasciar cuocere qualche minuto, scolare e disporre distesa su di un canovaccio pulito. Procedere fino ad esaurimento della sfoglia (non vostro!).

Preparare il ripieno: mettere nel boccale del mixer la ricotta, il prosciutto cotto, le uova (se la preferite più leggera non mettetele), la noce moscata e il sale. Frullare il tutto fino ad ottenere una crema.

Prendere un canovaccio pulito, e preferibilmente non lavato con ammorbidente, disporre le sfoglie una vicina all'altra leggermente sovrapposte e spalmervi sopra la crema di ricotta.

Aiutandosi con canovaccio, arrotolare la sfoglia fino ad ottenere un lungo salame che taglieremo a pezzetti di circa 3 dita.

Diluire la besciamella con un po' di latte.
In una teglia, io ho usato una di alluminio usa e getta, mettere un foglio di carta forno bagnato, un po' di besciamella e disporvi le girelle di pasta una vicino all'altra, coprire con la restante besciamella, una spolverata di parmigiano garttugiato e mettere in forno gia caldo a 180°C per 30-40 min.

Con queste ricette partecipo alla raccolta di Stefania

mercoledì 25 febbraio 2009

Questo si ch'è un bellissimo premio: friends forever!

Da quando sto "frequentando" il blog (il mio intendo) più assiduamente mi rendo conto di aver scoperto e conosciuto tantissime persone interessanti, belle, dolci, amorevoli insomma: delle belle amiche e amici perchè no!

Devo ringraziare di cuore StellaBianca, Chiara, Luca&Sabrina per questo bellissimo premio:
Amici per Sempre
e tutte quelle amiche che lo donavano a chi passava per il loro blog! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

A chi donare quest premio?
A TUTTE VOI, AMICHE SPECIALI.
BACI BACI

sabato 21 febbraio 2009

Bianca... salsiccia e formaggio


Eccomi che arrivo con la mia bella pizzetta appena sfornata, ancora fumante

Pizza Bianca con Salsiccia e Formaggio


Per la pasta:
500 gr di farina,
1 cubetto di lievito di birra fresco,
1 patata media lessa,
2 cucchiai di olio di oliva,
2 cucchiaini rasi di sale,
1 cucchiaino di zucchero,
250ml circa di acqua tiepida.


Per il condimento:
ho usato del formaggio semistagionato fatto da mia mamma ma potete sostituirlo usando 1 scamorza(provola) grande,
3-4 salsiccie fresce di maiale,
olio, sale.

Lessare la patata in acqua fredda salata, pelarla e schiacciarla con lo schiacciapatate ripassando la polpa almeno 2-3 volte per far in modo che diventi bella liscia.
Sciogliere il lievito in un dito d'acqua e il cucchiaino di zucchero.
In una ciotola setacciate la farina, unite il sale, l'olio d'oliva, la purea di patate e cominciare a impastare, dopo poco unire il lievito sciolto e lavorare bene e a lungo la pasta sul piano di lavoro (io ho usato l'impastatrice).
Rimettere la pasta nella ciotola infarinata, coprire con pellicola trasparente, un panno di lana e infilare in un sacchetto di plastica (quello della spesa), chiudere e mettere il tutto nel forno spento ma con la lucina accesa.
Lasciar lievitare per 2 ore.

Trascorse le due ore, riprendere la pasta e stenderla con le mani (per evitare che si attacchi la pasta alle mani procuratevi un bicchiere con dell'acqua dove di tanto in tanto bagnerete le dita) sulla teglia coperta da carta forno; affondare le dita nella pasta così da creare delle fossette, spennellare la superficie con dell'olio facendo bene attenzione a farlo penetrare nelle fossette.
Lasciar lievitare ancora 1 ora.

Nel frattempo preparare le salsiccie: In una padella rosolare delle cipolla in qualche cucchiaio d'olio; eliminare la pelle e alle salsiccie e sbriciolarle con le mani nella padella facendole rosolare per quache minuto (non devono cuocere bene altrimenti poi, una volta sulla pizza in forno, si asciugherebbero troppo fino a diventare durette).
Affettare il formaggio molto sottile.

Accendere il forno a 200°C e trascorsa l'ora infornare la pizza "nuda"; abbassare il forno a 180°C e lasciar cuocere 15-20 min (deve raggiungere la metà cottura, il tempo è solamente indicativo, dipende sempre dal vostro forno).
Estrarre la pizza, mettere su la salsiccia e il formaggio e terminare la cottura.

L'impasto per la pizza lo faccio sempre uguale stavolta però ho aggiunto una patata lessa schiacciata perchè la pizza viene infornata "nuda" e poi a metà cottura circa aggiunto il condimento, e poi ho spennellato con dell'olio, creando le fossette, per evitare che in superficie seccasse troppo (potete anche coprirla con un foglio d'alluminio).

mercoledì 18 febbraio 2009

Cuori, Fiori, Stelle e tanta Neve

Finalmente dopo tanto tempo, dopo che ha girato e rigirato intorno lasciandoci a bocca asciutta... è ARRIVATA LA NEVE ANCHE QUIIIIII!!!!!!!!!!!

dal mio balcone

Che bel risveglio stamattina, vedere tutto bianco intorno! Ci siamo detti, io e mio marito: sai che sorpresa per le piccole???
Seeeeeeeeee.... la grande non è stata per niente contenta, è la prima bimba che non è felice di vedere la neve,mah...
La piccola invece, che ancora non sa parlare, ha fatto una faccina tra l'incredulo, lo spaventato e il meravigliato... per lei è la prima volta che la vede!

Così, vista la giornata da ozio totale, mi son data un po' a fare "modifiche" e a fare biscotti, salati però, per la raccolta di Laura... io sempre in extremis!

Prima di tutto ho spostato una lampada fatta tempo fa, ancora prima di sposarci, con una vecchia anfora.
Le ho cambiato dimora, dal tavolino in corridoio al carrellino dei liquori anch'esso spostato; dall'angolo tv all'angolo divano

che ne dite? Ci può stare?

E ora i biscottini

Fiori, Cuori e Stelle allo Yogurt e Cipolla

250gr di farina 00,
125gr di burro morbido (ma non troppo),
1 vasetto di yogurt naturale,
1/2 bustina di lievito per torte salate,
1 cipolla media,
olio.

Far appassire la cipolle grattugiata in qualche cucchiaio d'olio e far raffreddare.
Mettere tutti gli ingredienti nel mixer (io ho usato l'impastatrice), far amalgamare bene.
Trasferire sulla spianatoia infarinata, lavorare la pasta un po' con le mani (giusto il tempo di compattarla), avvolgerla nella pellicola trasparente e far riposare per circa 1 ora in frigo.
Accendete il forno a 180°C.
Riprendere la pasta, stenderla col mattarello e tagliare con le fornime i biscotti.
Disporre sulla placca del forno coperta con un foglio di carta forno e infornare per 10-15 min.
Conservare in barattoli di vetro a chiusura ermetica o in una scatola di latta.
Ottimi con la maionese o una salsa rosa!
Con questi biscotti partecipo alla raccolta di Laura


martedì 17 febbraio 2009

Torta Cioccolato, (cocco) e Mele

E' una di quelle ricette che trovai tempo fa sulle confezioni delle gocce di cioccolato, è davvero niente male!
Ho apportato delle modifiche, alla ricetta originale, che riporto tra parentesi.

Torta Cioccolato, (cocco) e Mele


500 gr di farina,
350 gr di zucchero + 2 cucchiai (1),
250 gr di burro,
4 uova,
una scorza di limone grattugiata (non l'ho usata),
una bustina di lievito per dolci,
1/4 lt di latte,
125 gr di gocce di ciocolato (ho usato la stessa quantita di cioccolato fondente tagliato in pezzi non troppo grandi),
800 gr di mele renette (400 gr di Golden),
1/2 bicchiere di vino bianco dolce (un paio di dita),
(2 cucchiai di cocco disidratato al posto di due di farina)
un paio di cucchiai di zucchero a velo.

Sbucciare e tagliare a fette non troppo sottili le mele, cuocerle con il vino e aggiungere 2 (1) cucchiai di zucchero. Ultimare la cottura e lasciar raffreddare.

In una ciotola lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero, poi uno alla volta mettere i tuorli d'uovo (io le ho messe intere), il latte, la scorza di limone e la farina settacciata (insieme al lievito e al cocco).
L'impasto deve risultare sofficie ma abbastanza consistente (mi ricordava molto l'impasto della torta d'ananas rovesciata).

Ora inserire al composto le mele, le chiare montate a neve (io le uova le ho messe intere e quindi ho slatato questo punto), il lievito (che ho messo insieme alla farina) e la cioccolata.
Amalgamare bene e versare l'impasto in uno stampo (26cm) imburrato e infarinato.
Cuocere in forno caldo per un'ora a 180°C.
Servire la torta cosparsa di zucchero a velo.

domenica 15 febbraio 2009

La Pizza del Sabato Sera

Per me sabato=pizza.
Io mangerei pizza, pizza e solo pizza, mi piace troppo e mi piace di scoprirne sempre nuove, con abbinamenti strani o la classica Margherita.
Oggi voglio inaugurare questa nuova rubrica del mio blog: La Pizza del Sabato Sera!

Sarà dura sicuramente ma dovrò riuscire a tenere l'impegno, così ogni settimana (o quasi) vi posterò la mia pizza, quella che preparerò il sabato!
Ce la farò? Lo spero tanto!

Pronti? Cominciamo!

PIZZA CROCHETTINA CON FUNGHI PLEUROTUS

Per la pasta:
500 gr di farina,
1 cubetto di lievito di birra fresco,
2 cucchiai di olio di oliva,
2 cucchiaini rasi di sale,
1 cucchiaino di zucchero,
250ml circa di acqua tiepida.

Per il condimento:
crocchette di patate,
200 gr di funghi pleurotus,
400 gr di pelati,
1 scamorzina(provoletta) piccola,
origano,
olio, sale, formaggio grattugiato.

Prepariamo la pasta della pizza:
Sciogliete il lievito in un dito d'acqua col cucchiaino di zucchero.
In una ciotola setacciate la farina, unite il sale, l'olio d'oliva e cominciate a impastare, dopo poco unite il lievito sciolto e lavorate bene e a lungo la pasta sul piano di lavoro (io ho usato l'impastatrice).
Rimettere la pasta nella ciotola infarinata, coprite con pellicola trasparente, un panno di lana e infilate in una busta che chiuderete e infilerete a sua volta nel forno spento ma con la lucina accesa.
Lasciate lievitare per 2 ore.

Nel frattempo preparare le crocchette di patate, io ho seguito la ricetta di GZ, e tenetele da parte.
Preparate i funghi: puliteli bene. Versare in una padella qualche cucchiaio d'olio, lo spicchio d'aglio e i funghi tagliati a listarelle. Satate e lasciar cuocere bene e tenere da parte anche questi.

Tagliate i pelati a piccoli pezzi, metterli in una ciotola e condire con olio d'oliva, origano, aglio, sale e qualche cucchiaio di fornaggio grattuggiato (io ho usato del pecorino non troppo salato). Coprire e lascar insaporire.

Trascorse le due ore riprendere la pasta ormai ben lievitata, sgonfiarla, lavorarla qualche minuto e standerla con le mani, allo spessore desiderato, nella teglia coperta da carta forno.
Condire con il composto di pelati e lasciar lievitare ancora 1 ora.

Accendere il forno a 200°C. Trascorsa l'ora infornare la pizza e abbassare la temperatura a 180°C.
Cuocere per 30-40 min e poco prima di sfornare mettere su le crocchette spezzettate, i funghi e la provola tagliata a fettine sottili. Lasciare in forno giusto il tempo che il formaggio si sciolga, sfornare, tagliare e portare in tavola.

Buon Appetito!

sabato 14 febbraio 2009

Impasto Base per la Mia Pizza del Sabato Sera

Ecco l'impasto super collaudato che uso per fare la mia pizza.
Spero vi sia utile e soprattutto che soddisfi le vostre aspettative.

Impasto Base per la Mia Pizza del Sabato Sera
  • Per l'impasto:
500 gr di farina,
1 cubetto di lievito di birra,
1 cucchiaino di zucchero,
4 cucchiai di olio (o uno di strutto),
1 cucchiaino di sale,
250 ml di acqua tiepida.Sciogliere il lievito in un dito d'acqua col cucchiaino di zucchero.
In una ciotola setacciare la farina, unire l'olio d'oliva e cominciare a impastare, dopo poco unire il lievito sciolto e l'acqua fino a ottenere un impasto morbido, unire il sale e lavorare bene e a lungo la pasta sul piano di lavoro (io ho usato l'impastatrice) .
Rimettere la pasta nella ciotola infarinata, coprite con pellicola trasparente, un panno di lana e infilare in una busta di plastica, come quelle della spesa, chiudere e infilare a sua volta nel forno spento con la lucina accesa (questa è la mia "matriosca" ed è a prova di bomba, l'impasto lievita benissimo e non ci sono correnti d'aria a compromettere la lievitazione).Lasciar lievitare per 2 ore.
Trascorse le due ore riprendere la pasta ormai ben lievitata, sgonfiarla e standerla con le mani, allo spessore desiderato, nella teglia coperta da carta forno.
Condire con il condimento prescelto e lasciar lievitare ancora 1 ora.

Accendere il forno a 200°C e, trascorsa l'ora, infornare la pizza.
Cuocere per 30-40 min. e se avrete scelto un condimento che prevede anche del formaggio filante allora quasi a fine cottura e prima di sfornare cospargere con fomaggio e infilare giusto qualche minuto in forno per farlo sciogliere e servire ben calda.

venerdì 13 febbraio 2009

Pane con Ie Cicole

E voi mo direte: e che sono queste cicole???
Le cicole o ciccioli sono la parte che resta dalla scioglimento del grasso del maiale.
Qui da noi è un'abitudine e una festa quando si ammazzano i maiali (non me ne vogliano gli animalisti, ma siamo carnivori purtroppo!) e a casa mia è consuetudine, dopo la lavorazione delle carni, lo scioglimento del grasso per ricavarne lo strutto che poi io (e non solo io, ma anche mia mamma) uso per fare dolci, torte rustiche ecc. ecc.
Queste cicole, a chi piacciono (a me no), posso essere mangiate anche così, e c'è chi invece le mette unite alla pasta di pane... o intere, o macinate a mo' di crema che va poi ad amalgamarsi al resto.
Mia mamma ne aveva sia frullate che intere, io ho voluto usare quelle intere, perchè mi piace di più l'"aspetto" che assume il pane.
Nei forni qui in Campania è facile trovare questo tipo di pane, soprattutto nel periodo che va da fine dicembre a fine aprile più o meno; oltre questa data non lo producono perchè le cicole, essendo grasso, tendono a irrancidirsi, quindi vanno consumate nel periodo freddo!

E ora ricetta...

Pane con le Cicole

800 gr di farina (metà 00 e metà di grano duro),
1 cubetto di lievito di birra fresco,
4 cucchiai di olio di oliva,
1/4 del peso della farina di cigole,
un cucchiaino di zucchero,
2 cucchiaini colmi di sale,
450ml circa di acqua tiepida.

Sciogliere il lievito di birra con il cucchiaino di zucchero in un dito di acqua tiepida.
Setacciare le due farine in una ciotola, unire il sale, l'olio e cominciare a impastare aiutandosi con l'acqua, unire il lievito e continuare a impastre aggiungendo l'acqua fino a ottenere un impasto elastico che si stacca dalle pareti della ciotola ma toccandolo deve risultare quasi appicciacaticcio alle mani.
Lavorare a lungo e solo alla fine unire le cigole, amalgamarle per bene, formare la"matriosca" (pellicola, coperta, usta di plastica) e mettere a lievitare in forno al riparo da correnti d'aria.
Lasciar lievitare 2 ore.
Riprendere l'impasto, lavorarlo un po' e dividerlo in 4 parti più o meno uguali; dargli la forma di una pagnottina, sistemare sulla placca del forno coperta da carta forno e lasciar lievitare ancora 1 ora.
Accendere il fono a 200°C; prima di infornare abbassare la temperatura a 180°C e lasciar cuocere 40-45 min o almeno fino a che non abbia una superficie bella dorata.

Lasciar raffreddare e mangiare come un normale pane.

Approfitto di questo post per ringraziare Polpettina per avermi donato questi due premi e Chiara che li donava a chi passava dal suo blog



e Polepole per avermi donato ancora un altro premio(mi piacciono molto le vostre motivazioni), GRAZIEEEEEEEE....


Predeteli pure, voi che passate di qua, sono anche vostri!

giovedì 12 febbraio 2009

Io ancora in compagnia... della Compagnia


Ieri, con mia grande sorpresa, non pensavo fossero così celeri, ho ricevuto il pacco inviatomi dal sig. Giovanni Putignano della Compagnia del Cavatappi.
Felicità immensa vedere quel pacco così ben confezionato e pensare che dentro c'erano cotante delizie!

Ecco il pacco appane consegnato



Imballo impeccabile, tutto in perfetto stato: scatola in polistirolo sigillata e all'interno tutti i pezzi fragili (bottiglia e vasetti) avvolti in pluriboll (la plastica con le bollicine che scoppietta).

Ringrazio infinitamente LaCompagnia del Cavatappi per aver dato a noi blogger la possibilità di partecipare a quest'iniziativa e di far conoscere quest'azienda seria a tutti!

L'azienda ha sede in provincia di Potenza e chi se non una del sud, orgogliosa che un'azienda del sud si affermi a livello nazionale, poteva fargli pubblicità???

E dopo i divuti ringraziamenti, non per dovere ma per PIACERE, passiamo alle maravilgie?
Si dai!Un po' di fotine:

il pacco appena arrivato già l'avete visto...

ecco le meravilgie al completo

l'olio e il patè di ricciola, che non vedo l'ora di provare con dei crostini, magari sabato...


i tarallini (ben 4 confezioni), le mandorle pralinate (che già son quasi finite opsssss) e le carote a pezzi
Al collo del barattolo c'è anche un piccolo ricettario, interessante! E vicino all'etichetta si può leggere, alla voce Frutta utilizzata: 100gr per 100gr di prodotto finito! Nessun conservante se non lo zucchero (65gr per 100gr di prodotto finito)! In piena naturalità! ;-)

la pasta, pappardelle e tagliatelle, che non vedo l'ora di preparare con un bel condimento a base di pesce
Non so se la foto rende bene l'idea, ma sapete quanto sono lunghe??? 53 cm!!!! centimetro alla mano... e sono piegate a metà, ciò significa che hanno una lunghezza complessiva di 106 cm, l'altezza di mia figlia! E sono perfettamente intatte, nemmeno una scheggiatura!

Esperianza davvero bellissima questa, senza poi nascondere che adoro ricevere dei regali... fate un po' voi!

Grazie e ancora Grazie alla Compagnia del Cavatappi e al sig. Putignano, spero davvero di incontarla con qualche altra iniziativa, a presto!

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Con questo post voglio anche ringraziare chi mi ha premiato e sono Pepe Rosa e Juls con questi premi



E' difficile decidere chi premiare quindi questi premi sono per tutti voi che passate di qua!

mercoledì 11 febbraio 2009

Novità dal mio blog...

*Prima di tutto devo dire che E' ARRIVATO IL PACCO DA LA COMPAGNIA DEL CAVATAPPI yehyehyeh... domani vi posto un po' di fotine con le cose meravigliose che ho ricevuto...

*Ho un premio da ritirare a casa di Pepe Rosa, grazie cara

*e SONO LA VINCITRICE DEL BLOG CANDY della mia amica Stefania yehyehyeh....

Quante cose belle oggi, speriamo che continui così la settimana!

A domaniiiiiii....

lunedì 9 febbraio 2009

ARRIVEDERCI ELUANA


E' terminata la tua lunga sofferenza

ARRIVEDERCI ELUANA!




"PANINI" TIPO PANGOCCIOLI

Oggi qui fortunatamente è una giornata bellissima, piena di sole e senza (l'odiosissimo) vento!
Mio marito è fuori per lavoro, la grande è all'asilo e la piccola è qui con me tra un sonnellino e un gioco... e io per passare un po' il tempo (come se non avessi nulla da fare :S) mi sono dedicata a questi "panini dolci" che devo dire molto si avvicinano ai famosi Pangoccioli!
Ecco qui la ricetta

"PANINI" TIPO PANGOCCIOLI



500gr di farina bianca,
1 cubetto di lievito di birra,
60 gr di zucchero,
1 bustina di vanillina,
scorza grattugiata di un limone,
1 cucchiaino raso di sale,
2 uova,
75 gr di burro,
225 ml di latte tiepido
goccie di cioccolato.

Setacciare la farina in una terrina larga, al centro del mucchio praticare una buca e versarvi lo zucchero, la vanillina, la scorza del limone, sale, uova, burro liquefatto, e in fine il lievito di birra sciolto in un dito di latte tiepido e la cioccolata.
Amalgamare il tutto con una forchetta, aggiungendo poco per volta il latte tiepido (l'impasto deve risultare appicicaticcio alla mani ma si deve staccare bene dalla ciotola).
Lavorare a lungo l'impasto sulla spainatoia, per almeno 10 min (se avete l'impastatrice mettete tutto dentro e lascite fare a lei!).
Rimettere l'impasto nella ciotola infarinata, formate la "matriosca" (pellicola trasparente, coperta, busta di plastica) e lasciar lievitare in luogo tiepido (vedi qui in fondo al post) fino a quando il suo volume non sarà raddoppiato (1 ora e mezza circa).
Dividere l'impasto ben lievitato in 8 o più pezzi (dipende da quanto volete grossi i "panini") e trasferirli sulla placca del forno, non troppo vicini, foderata con carta forno. Mettere a lievitare dinuovo in luogo tiepido per 30 minuti.
Cuocere in forno caldo a 190°C per 10-12 minuti.

venerdì 6 febbraio 2009

Il Tortano

Il Tortano (o ciambella rustica o come dir si voglia) è un'altra di quelle preparazioni casalinghe rustiche tipiche del periodo pre-quaresima...
Un delirio di salumi e formaggi per abboffarsi prima della lunga astinenza!
Ne conosco anche una versione "meno calorica" e cioè un Tortano di solo pane senza ripieno, ma io, per tenere fede al mio spirito godereccio, vi voglio mostrare la versione più "peccaminosa! :D

Il Tortano


200 gr ca. di salame (tipo Milano),
250 gr di farina,
50 gr di pancetta tesa,
20 gr di lievito di birra,
4 cucchiai di olio di oliva,
150 gr di provolone dolce,
50 gr di pecorino grattugiato,
1 uovo,
sale, pepe.

Sciogliete il lievito di birra in 100 ml d'acqua tiepida.
Setacciate la farina e lavoratela energicamente con 2 cucchiai di olio, sale e pepe.
Amalgamate il lievito e lavorate ancora, sbattete l'uovo con il pecorino e incorporate al composto continuando a lavorare per qualche minuto, al termine modellate una palla e fate riposare per 1 ora.
Spellate il salame e tagliatelo a dadini molto piccoli, riducete alla stessa dimensione anche la pancetta e il provolone e mescolate il tutto.
Tirate la pasta con il matterello allo spessore di 1 cm circa, distribuite su tutta la superficie il ripieno, arrotolate e unite le estremità formando una ciambella.
Sistemate il tortano sulla placca del forno coperta con un foglio di carta forno e ungerlo con l'olio rimasto e fate cuocere in forno caldo a 180°C per 45 min circa, o comunque finchè la superficie sarà ben dorata.
Si mangia tiepida ma anche fredda è ottima.

Partecipo, con questa ricetta, alla raccolta di Carolina


mercoledì 4 febbraio 2009

Io e... La Compagnia del Cavatappi


Ed eccomi qui, anch'io, come già hanno fatto altre mie colleghe di blog, a scrivere la mia recensione su questo meraviglioso sito!

[...]Il nome La Compagnia del Cavatappi® nasce nel giugno 2006, quando abbiamo cercato di dare un forte impulso alla nostra azienda. Inizialmente trattavamo solo i prodotti delle regioni del sud Italia: Basilicata, Calabria, Puglia, Campania; in seguito, visto il crescere dell'attività e l'incremento delle vendite, abbiamo deciso di trattare anche prodotti di altre regioni italiane. La ricerca continua di nuovi fornitori ci permette di ampliare l'offerta dei prodotti a catalogo.[...]

Catalogo ben fornito a mio avviso! Un sito ben fatto e di facile consultazione dove si possono acquistare svariati prodotti usufruendo anche dei tanti sconti offerti.

Basta che vi facciate un giro e troverete una vasta scelta tra: olio, pasta, vino...
E per una serata romantica come far a meno di un buon champagne?
Oppure, magari, dopo una bella cena tra amici e dopo aver mangiato bene una bella grappa è quello che ci vuole!

Vi auguriamo una buona navigazione!

Polenta col vino cotto con... una marcia in più!

E' una cosa che adoro... La polenta col vino cotto!
La polenta la preparava spesso la mia nonna quando ero piccola e mi piaceva mangiarla così.
A mio marito non piace affatto (a dir la verità non gradisce proprio la polenta) così ho fatto una mezza dose giusto per togliermi lo sfizio!
Ho utilizzato quella precotta della Val.... (avete capito quale?) e un bicchiere di vino cotto che mi ero fatta portare da mia mamma apposta per quest'occasione.
E' piatto molto povero e semplice come semplice è la sua preparazione...

Polenta col Vino Cotto

Preparate la polenta come descritto sulla confezione.
Appena pronta trasferitela in una teglia bagnata con dell'acqua fredda (meglio se di vetro) e lasciatela raffreddare completamente.
Tagliatela a quadrotti e mettela nel piatto dove avrete versato il bicchiere di vino cotto.
Buon appetito!

Questo post è anche l'occasione per ringraziare una nuova amica, Sesamo&Coriandolo del blog Dalla mia alla tua cucina, per avermi donato il premio Una Marcia In Più

Fa sempre piacere conoscere persone nuove... GRAZIE MILLE e a presto!

Giro il premio a tutti coloro che passeranno e leggerano questo post.

martedì 3 febbraio 2009

Zozzo è bello!!!!

Eh si! A quanto pare fosse meglio se germi e parassiti banchettassero con noi alla stessa tavola ihihihih... leggete un po' qui:


Lo sporco fa bene?

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
02/02/2009 12.27.00

Abbiamo passato gli ultimi due secoli a combattere germi e parassiti cercando di eliminarli dal nostro organismo e dall’ambiente intorno a noi, ma ora emergono sempre più dati che mostrano come, forse, abbiamo esagerato. Uno studio statunitense condotto da due gastroenterologi mostra come i parassiti intestinali, in particolare, potrebbero svolgere un ruolo chiave nello sviluppo corretto del nostro sistema immunitario.

Perché i bambini ai primi passi sputano la pappa accuratamente preparata e poi gustano con evidente soddisfazione sassi, ghiande e manciate di terra? Forse, sottolineano i ricercatori, si tratta di un vantaggio evolutivo, un istinto sano dettato dal bisogno del loro organismo di essere “istruito” a dovere. Il bambino, assaggiando lo “sporco”, effettua un training del sistema immunitario consentendogli di esplorare l’ambiente e di attrezzarsi per rispondervi in modo equilibrato.

È un dato di fatto che nei Paesi in via di sviluppo, dove la presenza di germi e parassiti intestinali è la norma, le malattie autoimmuni sono molto poco frequenti, mentre nei Paesi industrializzati è vero il contrario, e mentre molti germi e parassiti sono scomparsi, c’è una crescente diffusione di patologie infiammatorie di tipo autoimmune, come la sindrome dell’intestino irritabile, il morbo di Crohn, l’asma, tutte condizioni che hanno alla base un'esagerata risposta del sistema immunitario all’ambiente, ad esempio a ciò che transita nell'intestino.

La cosiddetta “ipotesi dell’igiene”, spiegano gli autori dello studio, afferma che “crescere i bambini in un ambiente estremamente igienizzato incide sullo sviluppo del sistema immunitario, contribuendo a predisporli in età più avanzata alle malattie autoimmuni”. In particolare i ricercatori stanno esplorando il ruolo degli elminti, parassiti intestinali normalmente presenti nell’organismo umano, nel riequilibrare una risposta immunitaria troppo violenta. Questi parassiti, evolutisi più di cento milioni di anni fa, hanno infatti sviluppato meccanismi difensivi per attenuare le risposte infiammatorie dell’organismo ospite: questo apre un’insolita prospettiva terapeutica, quella di curare con questi parassiti certi tipi di malattie autoimmuni. Le ricerche in tal senso sono già ad una fase avanzata di sperimentazione.

L’igiene ha salvato milioni e milioni di vite, ma l’eccesso di igiene comporta anch’esso un prezzo, afferma Weinstock, il gastroenterologo a capo di queste ricerche. Nei bambini sani e ben nutriti la presenza di alcuni elminti nell’intestino non è né pericolosa né nociva. Non si sta parlando di abolire l’giene e incoraggiare pasti a base di fango; acqua e sapone sono un ottimo elemento preventivo ma sono anche più che sufficienti a mantenere un corretto livello di igiene. I prodotti per la pulizia che vantano la capacità di “eliminare i germi”, oltre a coltivare una illusoria sicurezza basata su un mito (i germi sono ovunque intorno e dentro di noi), potrebbero, se troppo efficaci, causare un danno reale alla salute del nostro organismo, che ha bisogno di igiene, certo, ma anche di un po’ di “sporco”.

Fonte: Weinstock JV, Elliott DE. Helmints and the IBD hygiene hypotesis. Inflamm Bowel Dis 2009; 15(1):128-33.

antonella sagone

Yahoo! Salute

lunedì 2 febbraio 2009

Zeppole Cresciute (ciambelle)

Queste Ciambelline dalle mie parti si fanno soprattutto per il periodo di Carnevale da offrire ai bambini che passano col cestino cantando le filastrocche in cerca di soldini o dolcini (tipo Halloween ma italiano).
Qui le hanno sempre chiamate zeppole anche se di zeppole hanno ben poco, anzi nulla direi!
Ma che c'importa, ci accontentiamo lo stesso e poi l'importate è che siano buone o no?

Zeppole Cresciute


1 kg di farina,
2 pezzi di lievito,
100 gr di burro,
100 gr di zucchero,
1 bustina di vanillina,
400 gr di latte,
4 uova intere,
1 l di olio di arachidi per friggere.

Sciogliere il lievito nel latte tiepido con un cucchiaino di zucchero e lasciar riposare 10 min (si deve formare una bella schiumetta).
Setacciare in una ciotola la farina, unire lo zucchero, la vanillina, le uova e il lievito e cominciare a lavorare, dopo poco aggiungere il burro sciolto e freddo.
L'impasto deve risultare morbido (appiccicaticcio).
Mettere a lievitare coperto e al riparo da correnti d'aria* per 2 ore.
Riprendere la pasta, lavorarla un po', tagliare a pezzettini, allungarli e dargli la forna di tarallini che farete lievitare, coperti, ancora per un'altra ora.
Mettere sul gas una padella capiente (io uso il wok) con l'olio e quando è pronto tuffarci le ciambelline, poche per volta, e farle dorare da ambo i lati.
Scolare su carta assorbente e passare subito in abbondante zucchero semolato che avrete sistemato in un piattino.

Con lo stasso impasto hofatto anche 4 bonboloni che ho farcito con la nutella, davvero buoni!

Come dite? Ce ne sono solo tre?!?! E vabbè uno l'ho mangiato io altrimenti come facevo a dirvi che sono buoni? :D :D

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Carolina


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*Per tutti i lievitati seguo la stessa procedura: copro la ciotola con l'impasto con pellicola trasparente e un canovaccio o coperta puliti, infilo tutto in una busta di plastica (quelle della spesa) e poi tutta la "matriosca" va in forno, spento, con la lucina accesa (che da calore). Lievitano che una bellezza!