La scomparsa di Enzo Biagi diminuisce l'Italia e gli italiani. Con lui va via forse l'ultimo della specie a cui apparteneva. Gente senza peli sulla lingua, del calibro di Montanelli, della Fallaci, che sostenevano la verità ad ogni costo. Biagi per noi non era un giornalista qualunque, era un uomo di cultura. Una cultura che va sempre di più scomparendo.
Ci piace ricordarlo nei suoi libri, nei ricordi di "come eravamo" in questa "cara Italia" che va perdendo i suoi pezzi migliori.
Ci piace ricordare la sua calma e la sua fermezza, la sua decisione e la sua loquacità, il suo viso rassicurante e i suoi occhiali inconfondibili.
Ci piace sapere che l'Italia è fatta anche di persone grandi, che lasciano il segno e la cui perdita lascia l'amaro in bocca e un profondo dolore.
Ci piace ricordare la sua calma e la sua fermezza, la sua decisione e la sua loquacità, il suo viso rassicurante e i suoi occhiali inconfondibili.
Ci piace sapere che l'Italia è fatta anche di persone grandi, che lasciano il segno e la cui perdita lascia l'amaro in bocca e un profondo dolore.
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